Thursday 23 October 2014

Prima passeggiata ad Adelaide

Domenica mattina, anche per tenermi lontana da casa durante la preparazione della festa a sorpresa, il maritozzo mi ha portata a fare colazione fuori e ad esplorare un po' la cittá.
Siamo andati a Glenelg, che é probabilmente la spiaggia piú famosa di Adelaide.



Meravigliosa spiaggia e sopratutto completamente deserta per essere una domenica mattina, qui é primavera inoltrata!





Deliziosa colazione, ovviamente locale e tanti colori.






Questo posto é stupendo ma quello che adoro sopra ogni cosa é il profumo dell'oceano!


Scusatemi per la lunghezza del post, ma era difficile non condividere con voi questi bellissimi colori!
É stata una giornata veramente stupenda, complice forse il tempo, la brezza marina e la felicitá di essere di nuovo insieme, no so, ma é stato tutto bellissimo e Adelaide mi piace veramente tanto!

A presto
Paola

Wednesday 22 October 2014

Welcome to Australia

Ed eccoci finalmente arrivati in Australia, prime impressioni? É tutto molto strano, sopratutto la guida sul lato sbagliato della macchina e della strada!
Per il resto é tutto veramente strano ed esotico, per ora non riesco a capacitarmi di essere arrivata.

Qualche scatto della bellissima sorpresa che il maritino insieme alla coppia di amici dove abitiamo per ora hanno organizzato per me domenica.

Una festa di benvenuto!




Era tutto fucsia, la mia ossessione!
Sono addirittura riusciti a trovare lo Zibibbo (per chi non lo conoscesse é un vino tipico siciliano) rosa, non era proprio uno zibibbo ma era buono!






Tanti nuovi amici conosciuti, un po'di pratica con l'inglese e cosa piú importante, finalmente di nuovo insieme.
Adesso siamo veramente "Two hearts in Oz"



Friday 1 August 2014

Down under - Lavori in corso

A circa due mesi e mezzo dall'arrivo, penso sia il caso di fare un breve bilancio della situazione attuale..  Potrebbe non essere interessante per molti, di sicuro interessa a me tirare fuori un po' di sensazioni, impressioni, emozioni.

Quando sono arrivato credevo che sarei stato schiacciato dalla solitudine, dalla mole di cose da fare, seguire, ricordare, sopportare, credevo che avrei dovuto ingoiare rospi e piangere di frustrazione, invece a quanto pare, fino ad oggi non è successo nulla di tutto ciò; al contrario, anche grazie all'inaspettata amicizia con una coppia di nostri connazionali,  mi sono sentito a casa, accolto e sostenuto fin da subito. Sono stato fortunato, è vero, perché al contrario di molti altri ragazzi non sono arrivato qui con l'intenzione di adagiarmi sugli allori alla ricerca del facile "aiuto" degli italiani in Australia,  intendevo anzi evitare il più possibile contatti con connazionali proprio per cercare di assorbire al massimo sia la cultura che la routine di questo paese, perché,  e ne sono ancora convinto, il bisogno di indipendenza, quella vera, è l'unica fondamentale ragione per la quale ho deciso che la mia famiglia avrebbe affondato le radici proprio in questa terra.
La fortuna è stata trovare persone meravigliose che, pur offrendomi un aiuto pratico che ho apprezzato incredibilmente, più di ogni altra cosa sono stati felici di offrirmi la loro conoscenza del territorio; forti di sei mesi di "anzianità di servizio", mi hanno entusiasticamente portato a spasso in centro, mi hanno mostrato paesaggi stupendi, rivelato piccole meraviglie locali che mi hanno permesso di innamorarmi di questo paese nel giro di pochissime settimane.
Oggi è un altro venerdì come tanti e io so che, siccome sono passate le 5, non vale la pena fare una passeggiata in centro, perché a quest'ora i negozi sono in chiusura, ma potrei fare una passeggiata nel meraviglioso parco che ho dietro casa, oppure andare in macchina fino al mare, che è a quindici minuti da qui,  ad osservare le onde, sperando di avvistare di nuovo qualche delfino, o magari una balena.. Oppure potrei, spostandomi anche meno, andare a vedere che spettacoli ci sono all'entertainment centre.. Questa città sta divendando un po' più mia ogni giorno di più e la sua serena tranquillità mi si sta infilando sotto la pelle..

Wednesday 25 June 2014

Landing in Oz

Facciamo un po' di "Story So Far"...

L'azienda mi richiede con estrema urgenza, quindi, appena ricevuta la mail di conferma dell'approvazione del mio 457 da parte del Case Officer, chiedo gentilmente all'azienda di provvedere alla prenotazione del mio volo.

Di nuovo, SI, sono stato MOLTO fortunato e l'azienda, fin dal colloquio preliminare, si è messa a disposizione per anticipare il biglietto aereo. Non che poi non abbia l'impegno di rimborsarlo, ma è comunque un grosso aiuto, dato che a causa della fretta c'è stato poco modo di organizzare le cose in anticipo, limitando i costi.

Quindi, in sostanza, si parte, sempre al risparmio, perché "non si può mai sapere.."

Il volo consta di due scali, il primo a Abu Dhabi e il secondo a Melbourne, un viaggio che definire allucinante è iniziare a fare pratica con gli eufemismi tipici dello humor anglosassone.. 30 ore in totale di cui circa 23 schiacciato in un sedile di classe economica poco più spazioso di quelli della temutissima Ryanair. Le altre 7 me le sono passate rispettivamente 2 ore nel terminal di Abu Dhabi e altre 5 in quello di Melbourne, tra l'altro andando a sbattere con l'amara realtà del fatto che:

1) Lo standard delle prese australiane è diverso da quello inglese. Lo sapevo, ma tra il dire e il fare..
2) Ancora più grave, la carta su circuito VPAY di cui ero dotato NON ne voleva sapere di consentirmi di prelevare, il che non mi ha consentito, tra le altre cose, di comprarne uno nuovo, di alimentatore..

Giunto finalmente nell'aeroporto di Adelaide, come da accordi trovo pronto un collega, che armato di cartello e buona volontà mi raccatta e mi porta fino all'appartamento che l'azienda mi ha messo a disposizione per una decina di giorni. Va detto che la sistemazione è in comune con questo collega ed altri due suoi connazionali, filippini, anche loro assunti con visto 457 ma con già quasi due anni di esperienza  con la compagnia. I ragazzi sono stati riassegnati temporaneamente ad Adelaide dalla sede di Sydney, presumibilmente con l'intento di riallocarli definitivamente nella nuova sede, quindi sono anche loro alloggiati temporaneamente, fino a quando non avranno conferma della loro collocazione definitiva e potranno prendere un appartamento in affitto, a quel punto a loro spese, esattamente come il sottoscritto.
L'appartamento non è affatto male, tutto considerato, tre camere, un gran bel soggiorno con televisore LCD 42" e angolo cucina con ampia penisola. Il bagno, chiaramente, manca di bidè, ma lo sapevamo, vero??
Il problema è che siamo in 4, quindi io sono stato destinato ad una branda provvisoria in soggiorno.
Inutile parlare delle inevitabili scomodità di una soluzione di questo tipo, anche perché si tratta di una sistemazione temporanea, oltretutto completamente gratis.. So, no complains.

La strategia si rivela azzeccata, arrivare di venerdì sera garantisce la possibilità di sfruttare tutto il week end per recuperare un jet lag che si fa sentire parecchio, sopratutto impedendomi completamente di prendere sonno prima delle 3 del mattino per quasi tutta la settimana successiva.. Ma il problema va affrontato, quindi meglio non pensarci troppo..

Piuttosto, il mio primo sabato in Australia mi vede ospite della gentile accoppiata Aldo/Lara, coniugi arrivati nel Continente Nuovissimo appena in Gennaio ma già più che pratici della zona e delle sue attrattive. I due scagnozzi sono stati istrioni squisiti, in dieci giorni di permanenza ho avuto modo di girare per locali, guardare un match di Footie (il football australiano), uscire a cena in una associazione Friulana dove ho mangiato degli gnocchi favolosi. Di più, al momento sono loro ospite, fino a quando non mi sarà possibile trovare una sistemazione adeguata al mio budget..

Al momento sono assorbito da una serie apparentemente infinita di qualificazioni, certificazioni, autorizzazioni e corsi, perché in Australia, diversamente da quello che succede in Italia, i controlli vengono fatti e vengono fatti a sorpresa, quindi tutti prendono molto sul serio la necessitï di avere tutto il necessario per poter stare dove si deve stare.. Ma ho avuto il tempo di fare un conto in banca (15 minuti..), la richiesta del TFN, ovvero il Tax File Number, equivalente del codice fiscale italiano (altri 15 minuti, ON LINE..) e ho anche comprato una macchina, un usato terribile ma perfettamente funzionante, con 100.000 km sul groppone e registrazione fino ad Agosto per la ridicola cifra di 550 $. Forse avrei potuto trovare di meglio, per la stessa cifra, ma dopo una settimana senza mezzi di trasporto l'urgenza era tale che mi sono dovuto accontentare della prima che è capitata.

In attesa di sapere se mi ritengono adatto a dare indicazioni ad un manovratore di gru, non mi resta che metterci un bel punto, per ora.. O forse, a ben pensare, tre bei puntini di sospensione...

P.s.

Per qualunque domanda, auspicabilmente intelligente, chi ha Facebook può anche decidere di iscriversi a questo gruppo:

https://www.facebook.com/groups/australia.facile/

Nel mio umilissimo piccolo, cerco di amministrarlo come si deve insieme a diversi altri più che capaci ragazzi, alcuni già sul territorio, altri in dirittura di arrivo...

Thursday 5 June 2014

Skill Assessment arrivato, ma nel frattempo...

Ci siamo, il riconoscimento della professione è arrivato, felicissimi come non mai, ma nel frattempo, Piero che (per fortuna) non sa stare mai fermo, ha girato e girato, reso il suo cv su linkedin più australiano, chiesto in giro contattato gente è riuscito, in un modo che tutti definiscono miracoloso, a trovare un'aggancio con un'azienda australiana, dopo un brevissimo colloquio di 40 minuti, è fatta!
Da non credere... ci hanno detto che potevano anche contattare il nostro MA per applicare un visto sponsor 457, il famosissimo sponsor che tutti cercano e noi l'abbiamo trovato.
Le cose filano lisce come tutti dicono in Australia... dopo poco più di due mesi dalla richiesta, con relativamente pochi documenti, un IELTS superato a pieni voti e tutto ovviamente pagato da loro, lunedì mattina è arrivata la conferma, il visto c'è e la presenza di Piero è richiesta il prima possibile.
Non c'aspettavamo che si svolgesse tutto così velocemente, ma è successo...
Io lo raggiungerò subito dopo il matrimonio, finito di sistemare le ultime cose e dopo aver fatto partire gli animaletti pelosi...(a presto un bel post su questa luuuunga strada per imbarcarli).

Insomma eccoci, destinazione Adelaide, siamo molto eccitati ma nello stesso tempo dispiaciuti di lasciare qui parenti e amici...ma siamo stati molto fortunati ad avere questa opportunità. che molti cercano ma in pochi riescono ad ottenere.

Stay tuned... a presto altri aggiornamenti!

Sunday 25 May 2014

Piccoli sogni crescono...

Eccoci qui,

i mesi passano e le cose si evolvono, dopo aver contattato un Migration Agent, ed aver capito che si "può fare" ci siamo detti facciamolo, quello che vi consigliamo noi è se avete anche solo un piccolo dubbio, se il sito dell'immigrazione vi risulta troppo complicato, se avete paura di sbagliare, rivolgetevi anche voi ad un agente, non si tratta di applicare per un WHV  o per uno Student visa, qui si tratta del vostro futuro e visto che già nessuno vi assicura che il governo accetterà la vostra richiesta, non rischiate di farvela rifiutare per un errore burocratico o di compilazione.
Detto questo, a ottobre abbiamo iniziato a racimolare documentazione relativa al riconoscimento della professione, buste paghe, Cud, lettere di referenze e molto altro, dopo aver scoperto che nel frattempo la fee è aumentata, l'Australia è così sempre in evoluzione e in movimento, l'abbiamo inviata i primi giorni di dicembre, ed abbiamo iniziato ad attendere...
Attendi, sei lì ad attendere, mentre in Italia le cose vanno sempre peggio, non si trova lavoro, e noi viviamo a Roma dovrebbe essere più facile ma non lo è, gli amici e la famiglia, prima ti dicono che sei coraggioso, poi alcuni iniziano a dire che forse sei tu che non vuoi più restare qui, che sei disfattista e che se ci siamo fatti noi una famiglia e una vita nonostante tutto, potete farlo anche voi.
No, mi rifiuto, non è così, è vero i sacrifici li hanno fatti tutti, con fatica hanno costruito una famiglia, hanno comprato casa (chi c'è riuscito) e sono qui nonostante tutto, ma perchè?
Perchè io devo decidere di vivere in una vita di stenti e sfruttamento, perchè devo accettare di lavorare per un'azienda con un contratto a progetto a 900 euro al mese, che mi permette a stento di arrivare a pagare le bollette e l'affitto, perchè devo decidere di avere un figlio e un giorno guardarlo negli occhi e dire: "no piccolo quest'anno niente vacanza, quest'anno restiamo a casa" perchè?
Perchè devo vivere solo ed esclusivamente per lavorare e pagare il minimo indispensabile, perchè devo risparmiare su tutto, anche sui sogni?
No non ci sto, mi rifiuto, non stiamo inseguendo il sogno di diventare milionari e andare a vivere in villa, stiamo solo inseguendo il sogno di vivere una vita serena, di poter smettere di traslocare perchè il tetto sotto cui vivi è tuo e non rischi che qualcuno te lo porti via perchè non paghi il mutuo.
Una vita in cui fai un lavoro che ti piace, sudando e sputando sangue anche, ma che ti dia quella sensazione di  pienezza, non nel portafogli ma nel cuore.

L'Australia riuscirà a darci questo? non ne abbiamo la certezza, ma di certo vale la pena provarci.

continua...

Paola


And so it begins...

Credo che descrivere la situazione sociale dell'Italia sia uno spreco di tempo.. Sopratutto per il fatto che ne siamo tutti perfettamente al corrente, ma anche perchè chiunque stia leggendo è molto più interessato a sapere come liberarsene piuttosto che entrare nello specifico della sua condizione.
La nostra storia inizia più o meno così: come usciamo da questa situazione? Come facciamo a tirare fuori il meglio dal poco che abbiamo per usarlo allo scopo di crearci una prospettiva migliore? È presto detto.. Presto, ma di sicuro non in breve.

Quando lavori sempre in bilico, senza sapere cosa ti succederà domani, la prossima settimana, il prossimo mese, il prossimo anno, perchè l'azienda per cui lavori si riserva il diritto di considerarti un semplice bene di consumo, smetti di pensare al tuo futuro e inizi a pensare semplicemente a come arrivare alla fine della settimana. Tutti ci siamo passati, chi più, chi meno, tutti sappiamo cosa significa doverlo spiegare alla propria famiglia, figlia di un sistema lavorativo basato su quelli che ora sono miraggi: Il tempo indeterminato, il lavoro in orario di ufficio, il week end con la famiglia.. Molti di noi si sono sentiti fare discorsi del tipo "Devi farti rispettare!! Digli di no!! Fai vertenza!!" o qualcosa sul genere "Ma stai cercando qualche altra cosa? Hai spedito qualche curriculum? Perchè non compri qualche giornale di annunci?"

Il fatto è che il lavoro non c'è, se c'è è un lavoro infame, sottopagato, in nero o comunque senza tutele, senza riconoscimenti, senza nessun genere di possibilità di carriera. Quando  la situazione non è così pessima, resta comunque estremamente precaria, anche nella più rosea delle situazioni, quella in cui dopo la scritta "Inquadramento contrattuale" sulla tua busta paga figura "tempo indeterminato". Infatti l'Italia è il paese in cui un'azienda può decidere di separare i suoi rami, ripartendo il personale in modo da potersi permettere ai termini di legge di ridurne gli effettivi a propria discrezione, a prescindere dal loro inquadramento. È difficile spiegare una cosa del genere a qualcuno che, tutto sommato, ha lavorato per la maggior parte della propria vita in non più di un paio di aziende. "Papà, mi hanno licenziato" "E perchè?? Con quale motivazione?" "Non hanno più bisogno di avere una motivazione.."

E qui casca l'asino.

Ho lavorato per tre anni come installatore in un'azienda di telecomunicazioni, che mi ha assunto prendendo per i capelli uno di quei contratti di apprendistato fatti per gli studenti appena diplomati o laureati, e che non può essere proposto a persone al di sopra dei 29 anni. La mia età all'epoca.
Grandi promesse di serietà, di impegno a farmi maturare professionalmente, garanzie che il rapporto di lavoro, se mi fossi dimostrato capace, non avrebbe avuto ragioni per non proseguire a tempo indeterminato come previsto dalla legge.
Dopo circa due anni e mezzo, avevo ormai capito che la situazione era totalmente diversa: L'azienda, ovviamente, pensava in termini di guadagno economico, come è giusto per ogni azienda che si rispetti, quindi, potendo contare su contratti che non richiedono manodopera particolarmente specializzata, non aveva nessun interesse ad assumere a tempo indeterminato più persone dello stretto necessario.. Quindi è stato deciso che, per ragioni di ridotta mole di lavoro o, per citare il mio ex datore di lavoro, "perchè lo sai, c'è la crisi..", il nostro rapporto di lavoro è stato bruscamente interrotto.
Potrei lamentarmi del fatto che è successo con circa 3 giorni di preavviso rispetto alla scadenza del suddetto contratto, potrei decidere di fare polemica sulla natura strettamente personale che ha guidato questa scelta, potrei dire che nessuno dei colleghi di maggiore esperienza con cui ho avuto il piacere di lavorare sono mai stati consultati sul mio rendimento. Non lo farò.

Per fortuna, già da diversi mesi avevo iniziato ad approfondire le modalità attraverso le quali potesse essere possibile iniziare a lavorare in Australia, che mi era stata descritta come un paese di opportunità, con lavoro in abbondanza e tante prospettive per chi fosse stato abbastanza volenteroso da guadagnarsele. In realtà, è iniziato tutto nel modo in cui probabilmente comincia per tutti, il buon vecchio passaparola: amici o parenti di amici che ci vivono e raccontano di quanto sia bello, invitano a raggiungerli, a fare il salto, a provare.

Ho scoperto cos'è un Working Holiday Visa, ho cercato di capire come si ottiene, cosa garantisce, che vita fa chi arriva con quello e come si fa, poi, a restare per il resto della propria vita.. Ho capito che non era affatto una storia semplice, ma tra i mille pezzi di informazione, le centinaia di forum, i riferimenti fatti da tante persone, ho scoperto che c'era un'altra opportunità: le SOL. Le famigerate Skilled Occupation Lists, le Liste di Professioni Specializzate, che, qualora la propria professione vi rientri, permettono di richiedere un Visto permanente, un permesso cioè, di rimanere nel paese per sempre, senza vincoli di tempo, a determinate condizioni.

E la mia professione c'era..

Pierfrancesco